Visione è: vedere, percepire, guardare e prevedere

Se sei convinto che "vedere" sia passiva sensorialità, questa non è la pagina per te!

Ti domandi ...

• Vorrei migliorare la mia vista: forse pretendo una cosa impossibile? 😳

• Mi devo accontentare di vedere dieci decimi e di avere gli occhi "dritti"? 🤪

• È vero che l'affaticamento visivo è una questione di muscoli? 🤔

• Non posso "imparare a vedere": l'ho già fatto nei primissimi anni di vita, o no? 😔

• I problemi di vista, in fondo, non sono dovuti solo all'arrivo di una cattiva immagine sulla retina? 🧐

• Dopo tutto, la lettura e la scrittura non sono solo questione di abilità linguistiche? 😛

Hai mai pensato alle differenze tra "vista" e "visione"?

Pensi che sia più importante:

• quello che gli occhi dicono al cervello sul mondo (VISTA),

oppure

• quello che il cervello sa fare con gli occhi per raccogliere informazioni utili al raggiungimento dei propri obiettivi (VISIONE) ?

😎

Come vedere bene?

Quali qualità sono richieste, oltre alla nitidezza dell'immagine retinica, una buona reattività al contrasto, un campo visivo privo di limitazioni e una buona sensibilità alla luce? È sufficiente immaginare occhi al servizio dei sistemi cognitivi superiori? Oppure basta aggiungere le qualità dei sistemi di memoria a breve termine, lungo termine e di lavoro?

Mancano ...

Velocità di Elaborazione

Prontezza, efficienza e rapidità sono importanti: ma è importante ottenerle senza pagare il prezzo di un incremento dell'ansia da prestazione.

Flessibilità

Capacità di adattarsi a contesti diversi in breve tempo; individuando rapidamente le informazioni necessarie

Attenzione Sostenuta

Resilienza e capacità di sostenere nel tempo un compito visivo col minimo sforzo

Attenzione Distribuita

Elaborazione simultanea di informazioni provenienti sia dall'oggetto - viso - testo fissato, sia dal contesto visivo (la scena, il foglio, ecc.)

Attenzione Selettiva e Orientata

Inibire, allontanare o gestire i distrattori; muovere lo sguardo e l'attenzione in ambienti visivi complessi e affollati (come i testi scolastici) senza "perdersi" o "confondersi"

Monitoraggio dell'errore

Capacità di cogliere sempre più rapidamente errori od omissioni, nel corso dell'esecuzione di un compito (lettura, scrittura, disegno, copiatura, ecc.).

Integrazione Intersensoriale

Unificare in un tutto significativo le informazioni provenienti da vista, udito, tatto ed equilibrio.

Integrazione visuomotoria

Elevata coordinazione della visione con i mivmenti del corpo fini e grossolani; istantanea regolazione della postura statica e dinamica

Un'enorme rete neurologica capace di apprendere

Il numero di aree cerebrali corticali e sottocorticali coinvolte nella visione è impressionante: molte di queste aree sono dotate di una neuroplasticità eccezionalmente prolungata

Attenzione e Funzioni Esecutive

Molti moderni training cognitivi mirano al miglioramento di Attenzione Esecutiva e Memoria di Lavoro, anche nei suoi aspetti visuospaziali. Anche il TVO persegue il miglioramento dell'Attenzione Visiva (Sostenuta, Orientata, Selettiva e Distribuita) e della Memoria di Lavoro Visuospaziale e Visuopercettiva

Oculomozione

Siamo convinti che l'orientamento volontario dello sguardo possa essere appreso e ottimizzato. Lo confermano l'enorme letteratura sulla plasticità del guadagno saccadico; l'esercizio fruttuoso delle abilità saccadiche e di inseguimento nello Sport Vision Optometrico; la neuroplasticità del cervelletto; le componenti frontali della rete saccadica; il riconoscimento dell'evoluzione delle abilità saccadiche volontarie nella lettura, e la nostra esperienza di trainer. Non è una semplice questione di differenze individuali.

Percezione

In una concezione modularista e localizzazionista, la percezione non può essere appresa: ma il modulo "innato" della percezione della forma può essere penetrato attraverso il coinvolgimento delle funzioni esecutive?

A cosa serve un Training Visivo Optometrico?

Il TVO serve a riportare sotto il controllo volontario e consapevole processi gestiti quotidianamente in modo automatico e inconsapevole; migliorarne l’accuratezza, la velocità e la sostenibilità; e infine tornare ad automatizzare e generalizzare il più possibile quanto appreso. Propone vecchi problemi mal risolti e mal automatizzati in una veste nuova e proporzionata alle capacità del paziente.

Calibrato

Per ciascun paziente, ciascun esercizio viene calibrato sulla soglia del “difficile ma eseguibile”, senza mai proporre compiti inaccessibili per difficoltà sovradimensionata: ciò contribuisce ad accrescere la sensazione di auto-efficacia, l’essere “capaci”, e, in definitiva, ha la possibilità di migliorare l’autostima del paziente.

Spazio Peripersonale

Utile alla gestione dei problemi binoculari non strabici presenti solo nello spazio delimitato dall'estensione del braccio teso del paziente: lo spazio della lettura, della scrittura e dell'uso di smartphone, tablet e computer. Problemi che possono essere interpretati come difficoltà di localizzazione spaziale dell'oggetto prossimale.

Controllo Top-Down

Non si tratta di attività "muscolari"; ne di acquisizione di abilità "ateltiche". Gli esercizi richiedono un monitoraggio continuo sia della performance che degli errori (Reti CEN e SN), nel contesto di dual-task e multiple-task che aiutano il soggetto a riprendere controllo di abilità date per scontate.

Ehi! Ma ce la stai facendo!

A volte nemmeno io immagino i risultati di un training fatto bene! Quando genitori e paziente collaborano, si ottengono risultati impensabili.

Una buona relazione col paziente è di grande aiuto

In fondo stiamo imparando qualcosa di divertente: un po' di leggerezza e di empatia sono il collante per ciascun esercizio

Testimonianze dei Pazienti

Spesso i genitori e gli insegnanti dei bambini che fanno il TVO ci raccontano vantaggi insospettabili

  • Non mi sento più affaticato durante la lettura, e riesco a studiare senza mal di testa!

  • Riesco a restare concentrato durante le lezioni, copio dalla lavagna più velocemente, e ritrovo più velocemente tutto quello che mi serve

  • Mi dicevano che vedere bene non c'entra coi decimi, e non capivo. Ora nello sport il mio rendimento si è alzato moltissimo, il mio allenatore è entusiasta, e io mi sento padrone del gioco.

  • Non riuscivo a scrivere sulla riga, le lettere diventavano più grandi o più piccole e io non riuscivo a regolarne la grandezza: adesso scrivo bene e non ci penso ... tant'è che ho ideato qualcosa di grosso!

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